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Noemi Bengala è considerata tra le top 4 blogger dal sito Enigmamma, ha scritto un libro affascinante coinvolgente e che ti trasporta in un viaggio avventuroso ed è come noi mamma di cuore.

Abbiamo avuto l’onere di intervistarla e di collaborare con lei e ora vogliamo condividere con voi questa emozione.

 

Noemi, nel raccontare la tua storia pubblicata da “LeNuoveMamme” e da noi inserita nella pagina Facebook il 31 marzo, racconti di come il percorso adottivo per te sia stato una scelta primaria, ne hai parlato molto anche nel tuo blog unadonnaalcontrario, ovviamente è una domanda che molti ti fanno (forse tutti), tendenzialmente, si arriva all’adozione dopo un lutto o quando si apprende che il percorso biologico non è fattibile, mentre la tua è stata una scelta decisamente AlContrario come l’hai maturata e come le tua storia personale di famiglia è complice di questo? Come hai coinvolto tuo marito nella tua scelta?

 

Uao! La prima cosa che mi viene da dire è: che domandona! Quello che posso dire è che probabilmente non esiste un unico tipo di lutti. Le sofferenze passate che ci hanno lasciato ferite più o meno rimarginate sono anch’esse dei lutti e devo dire che io ne ho una serie da annoverare. Probabilmente la mia decisione di “cercare mio/a figlio/a al di fuori della mia pancia” era lì da molti anni, forse fin da quand’ero bambina io. Io credo che le persone si trovino, che gli incontri non accadano mai “a caso”. Così sapevo che lei o lui era lì, da qualche parte. Dovevo solo fidarmi e così ho fatto. Mio marito, anche se non posso parlare per lui, ha probabilmente sentito questa mia assoluta fiducia e così ha deciso di seguirmi in questa avventura. Oggi è un padre molto orgoglioso della sua bimba.

 

 

Proprio in questi giorni una mamma ha pubblicato nella nostra sezione pensieri di cuore un messaggio “non siamo super eroi” quanto ti rispecchi in questo? In un tuo post parli proprio del tuo PartoAlContrario evidenzi la difficoltà a far capire a chi ti circonda che le diversità tra una gravidanze e una “gestazione” adottiva non sono molto differenti, cosa ti senti di dire a chi affronta le stesse difficoltà e stà per intraprendere questo percorso o a chi è ancora in attesa?

 

Sono assolutamente convinta che non siamo super-eroi. Quando mi dicono: “Uh, che bravi per quello che avete fatto”, io mi sento lontanissima da questa frase. Come ho scritto prima, lei era nostra figlia, per me era una cosa naturalissima, non ho mai pensato di averle salvato la vita o cose del genere. Le persone intorno non si rendono conto del percorso difficile e soprattutto lungo che ti porta tra le braccia tuo figlio. Ti fanno mille domande ma spesso non c’entrano nulla con quello che stai vivendo in quel momento. Poi per fortuna, con il tempo le domande finiscono. Credo che anche loro alla fine vedano la tua “quotidianità familiare”. Per chi sta affrontando questo percorso, dico: andate dritti sulla vostra strada solo ed esclusivamente se ne siete convinti al 100%. Se è così, tutto procederà nel vostro, unico, migliore dei modi. In bocca al lupo!

 

 

Il blog UnaDonnaAlContrario e il libro Safari sono nati dopo l’arrivo di Catherine, quanto c’è di Voi in queste creazioni?

Il libro parla di una rinascita la scoperta di un Paradiso interiore, l’Illuminazione Buddista dopo che Lisa, la protagonista del libro, fugge da una vita che le stava stretta, dichiarando al mondo la sua una decisione di libertà e con quella inizia un viaggio, non parla dunque solo di adozione, ovviamente, ma c’è e chi legge le tue pagine conoscendo la Tua storia e in qualche parte del libro può riconoscersi, secondo te in quale parte è più presente la storia tua e di Catherine?

 

La mia storia con Catherine è sicuramente la storia di Lisa e Sophie. Cerco sempre di insegnare a mia figlia, essendo anche lei una femmina, ad essere fedele sempre a se stessa, ai suoi ideali, ai suoi desideri più profondi. Io sono convinta che questo non sia egoismo, ma che solo se tu ti impegni a diventare felice e realizzato come essere umano, anche le persone intorno a te lo saranno. Certo, non è sempre facile, devi lottare contro i tuoi limiti interiori, contro i pregiudizi della gente, ma ne vale la pena. Ne sono certa.

 

 

Alcuni dei commenti al tuo libro dicono: (cito) Questo è il cuore di una donna che si apre …. Sono tornata, come dopo ogni viaggio, più ricca e contenta … Lei affronta pregiudizi, solitudine, luoghi comuni...tira fuori una forza ed un coraggio che dimostra anche parlando cosi apertamente delle sue fragilità …  Mi ha rapito incuriosito ed emozionato ! Un viaggio che consiglio a chi ha la curiosità di leggere tra le pieghe dell'animo di una donna che val al di fuori delle convezioni …

Commenti decisamente bellissimi e che invogliano a leggere queste pagine magiche. Nell’adozione si dice che i figli potrebbero avere poca autostima come sproni Catherine ad essere coraggiosa, a diventare una donna come Lisa, sicura di se tanto da andare controcorrente?

 

Forse a questa domanda ho risposto con la precedente. L’unica cosa che posso aggiungere è che sono molto fiera e grata delle recensioni di SAFARI perché non arrivano da “amici e parenti”, sebbene tenga anche a questi ultimi, ma da persone che mi seguono dal blog e che spontaneamente hanno deciso di leggere il mio libro, nonostante sia autopubblicato.

 

Leggi la recensione del libro safari nella sotra sezione "mi suggerisci un libro" e partecipa al contest per la Festa della mamma potresti vincere il libro Safari di Noemi 

 

 

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