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Ciao siamo una mamma e un papà felici e che voglio raccontare la storia di due persone che si sentivano forse un pò sfortunati ma che in realtà un giorno hanno scoperto di essere terribilmente fortunati.

 

Tutto è iniziato 16 anni fa, quando due ragazzi in una giornata veramente no per entrambi, si sono recati controvoglia ad una festa e lì si sono conosciuti. Lì Eros si è confermato cecchino infallibile, freccia, colpiti e affondati (nell'amore). La coppia vive momenti fantastici e spensierati (come potrebbe essere diversamente all'inizio di una storia d'amore fantastica), programmano tutto e tutto sembra andare secondo i piani: il contratto di lavoro a tempo indeterminato, l'acquisto della casa e il tradizionalissimo fidanzamento ufficiale con tanto di anello e proposta di matrimonio in ginocchio davanti alle famiglie commosse, tutto fatto in previsione di una famiglia futura, composta da mamma, papà,  cane, gatto e tartaruga già adottati e, cosa più importante e imprescindibile, almeno due bimbi! Ecco il quadro è perfetto.... Macchè, è solo l'inizio di una serie di sfortunati eventi che si susseguiranno con ritmo incessante. Lui perde il lavoro, ma ormai era tutto organizzato e prenotato per il giorno del fatidico si, e intanto il mutuo procedeva spedito con terribili scadenze prestabilite.... Non si abbattono, un'altro lavoro si trova! E così è stato, non una ma tre nuove proposte di lavoro, una migliore dell'altra e come si dice chiusa una porta si apre un portone! Si avvicina il giorno delle nozze ma un giorno prima dell'addio al nubilato la futura sposina finisce all'ospedale, prognosi: una settimana di ricovero. Preoccupazione.... matrimonio a rischio, meno male che pochi giorni prima viene dimessa e partecipa alla grande alla sua festa. Arriva il giorno tanto atteso, indimenticabile per gli sposi, per i genitori e si spera anche per gli amici. Viaggio di nozze da sogno, ma come tutti i sogni prima o poi bisogna svegliarsi, e che risveglio! A 3 mesi dal matrimonio una bastonata che in confronto la disoccupazione e la precarietà erano stati una barzelletta. La speranza era di avere subito un bambino e invece è arrivato un linfoma, e di quelli pestiferi, ma veramente cattivo. Non se ne voleva andare, si è dovuto fare non un trapianto di midollo, anzi due. Quello che oggettivamente era un momento difficile si è trasformato in un'occasione per lavorare su se stessi e riorganizzare la personale scala delle priorità: valori come positività e speranza raggiungono l'apice assieme agli affetti. Pur felici per aver sconfitto la malattia, qualche conseguenza per loro c'è stata: niente figli! Proprio a quella coppia innamorata che quando ha scelto il villino immaginava già l'angolo del prato in cui montare l'altalena e un cavallino a dondolo sotto il pergolato. Che delusione! Momento difficile ma anche un' enorme opportunità, si è chiusa di nuovo una porta e si è spalancato un altro "portone": l'adozione.

 

Iter classico per tutte le coppie: incontro con i servizi del comune di appartenenza, corso fatto dagli stessi servizi, domanda di adozione al tribunale di appartenenza, studio di coppia, convocazione in questura, accertamenti medico sanitari, ...bla-bla-bla..., incontro con il giudice e infine la tanto attesa idoneità. Senza troppe ansie ed aspettative decidono di affidarsi alla nazionale inoltrando qualche altra domanda nei tribunali più vicini alla loro città. Ok, qui dicono cominci la snervante attesa. Attesa???? Neanche 15 giorni e vengono contattati da un tribunale per dei colloqui di approfondimento: primo incontro, secondo incontro, sopralluogo a casa della coppia e al terzo incontro, a distanza di 25 giorni dal primo e un mese dalla famosa telefonata, proposta di abbinamento: fratello e sorella, entrambi meno di tre anni.... esplosione di gioia, SIIIIIIIIIIIIIII.... Altro che portone, si è spalancata la porta sulla famiglia da sempre desiderata! Ora non manca più nessuno, mamma, papà, cane, gatto, tartaruga e i due angioletti. Che fortuna, anzi terribile fortuna.

 

Questa è la nostra storia e ci rendiamo conto che una strada così breve nel percorso adottivo non è stata riservata a tutti, serve un'immensa (sembrerà ripetitivo) fortuna e sicuramente la positività e la speranza aiutano ad affrontare tutte le difficoltà che arriverranno prima di raggiungere il traguardo sperato....

 

Una mamma e un papà terribilmente fortunati

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