Ciao fan di HF!
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Come promesso prima che sul mio pianeta scoppiasse il vulcano M&M's aggiorno il mio stato!
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Ci siamo lasciati che salutavo i miei bambini in Bolivia dicendo loro ( virtualmente) che saremmo arrivati presto e invece...altro che oceani da attraversare e lunghi viaggi tra terre remote; una telefonata che non avevamo nemmeno tenuto in considerazione da una regione vicina, un viaggio in macchina senza nessuna aspettativa ( dopo un inverno d'inferno con 3 abbinamenti da altri tribunali italiani non andati a buon fine) e buuuum! La vita ci è scoppiata tra le mani senza che noi ce ne rendessimo conto.
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Quello che doveva essere, nella nostra testa, un semplice incontro conoscitivo e che quasi a malavoglia avevamo accettato visto che non pensavamo ad altro che alle nostre agognate e sudate ferie (era il 1° Agosto di quest'anno) si è rivelato il viaggio della vita.
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Nulla è stato piu' come prima.
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Ci siamo seduti sulle nostre sedie e il giudice ha iniziato a parlare; ero così sicura che tanto sarebbero state le solite domande, che tutto si sarebbe concluso con la solita chiacchierata e con il solito " ok, vi faremo sapere" che ho allegramente scherzato con il giudice (che non era proprio in vena di scherzare).
Invece no.
3 domande secche: "siete ancora disponibili? Anche da subito? Anche se sono due fratelli?.
Sì. Sì. Sì.
"Va bene, risponde serio il giudice. Uscite che vi programmo la visita con i piccoli".
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Io e mio marito siamo usciti dalla stanza come automi. Io l'ho preso per mano e gli ho chiesto 50 volte : "ma cosa sta succedendo???????".
La razionalità dell'uomo in questi momenti è fondamentale; io già ero inebetita da mille pensieri di gioia e Alvise smorzava ogni singolo volo pindarico con frasi del tipo: " stai calma, non ci illudiamo. Sarà solo una verifica".
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E invece no, dopo 5 minuti siamo stati richiamati nell'ufficio e senza nemmeno sapere i nomi dei nostri figli, il giudice ci dava un foglietto con un nome ed un numero da contattare subito: era il referente della struttura dove stavano i bambini.
" Vi spiegherà tutto lui. Andate e ...auguri!".
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Ecco fatto, eravamo genitori! Non sapevamo di chi ...ma non importava; certo, chiamare i propri cari che ti tempestano di domande a cui tu non sai dare una risposta una non è stato il massimo (ricordo ancora la voce perplessa di mio suocero) però ...non so...avevamo un formicolio sul cuore che ci faceva stare tranquilli.
E infatti.
Dopo 2 ore abbiamo saputo il nome dei nostri figli e abbiamo visto i loro volti. E' stato un momento che non dimenticherò mai.
Ho consumato quelle stampe di lacrime per 2 giorni prima di abbracciarli dal vero. Ho dormito con quelle foto stampate su carta semplice per due notti. Le ho ri -fotografate e spedite ai neo-nonni, agli zii, agli amici.
Conservo ancora gelosamente quelle stampe nella nostra scatola dei ricordi e credo sia l'oggetto più prezioso che abbiamo in casa.
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Abbiamo conosciuto M&M in una caldissima giornata di Agosto, in un bel parco con gli animali. Eravamo agitati e confusi. Siamo arrivati all'appuntamento con un ora di anticipo (solo perchè mio marito mi ha fermata...io sarei rimasta fuori dai cancelli a dormire per paura che succedesse qualcosa lungo il tragitto appartamento- parco).
Li ho visti arrivare da lontano a mano degli educatori. Ho pianto stringendomi ad Alvise. Poi, un minuto prima che arrivassero vicini mi sono - magicamente - ricomposta e li ho salutati.
Non ho osato toccarli molto, avevo timore, ma con gli occhi ho contato le dita di mani e piedi; ho memorizzato le sfumature dei capelli, li ho annusati.
L'ansia è sparita nel momento in cui M. mi ha presa per mano per andare a vedere le caprette; Alvise è stato rapito da M. per giocare sulla sabbia.
Insomma...loro hanno reso tutto semplice in un batti baleno e noi ci siamo rilassati.
Eravamo 4 anime che si ricongiungevano. Questo ho pensato.
Non c'era un prima. Siamo sempre stati noi 4. Una sensazione bellissima.
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Adesso che siamo insieme da 4 mesi continuo a pensare questa cosa. E' vero che ci sono alti e bassi, che non è tutto semplice; ma in quale famiglia tutto fila?
In ogni caso abbiamo una vita davanti per conoscerci e imparare. Mi sa proprio che IL BELLO DEVE ANCORA VENIRE.
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