top of page

04 giugno 2014... era un giorno qualunque, un giorno come tanti altri... impossibile dire che non ci pensavo, che non ci pensavamo, tu eri nelle nostre menti da sempre, da quando il 13 dicembre del 2010 presentammo la nostra disponibilità in tribunale.

 

Squilla il telefono e il cuore mi sobbalza in gola... è l'ente... non sapevo se sperare che fosse LA chiamata o se fosse un'altra delusione... rispondo.

"Buongiorno signora volevo dirle che l’aspettiamo domani in sede, vada in un agenzia viaggi a farsi un piano volo partenza il 10, il 12 c'è la sentenza."

 

"La sentenza??? Ma noi NON abbiamo l'abbinamento!"

"Domani vi diremo tutto, questa volta abbiamo aspettato a dirvi dell'abbinamento... sa, visto i precedenti... vi aspettiamo domani ore 10.00"

Ho attaccato... non ricordo neppure di aver salutato, il mio unico pensiero era di telefonare al papà... al papà che non sapeva ancora di esser papà.

Neppure ci credeva... mi chiedeva in continuazione "...ma è uno scherzo? Ma il volo... ma il 10 di questo mese?"

 

Che dire quella notte il sonno non arrivava era troppa l'emozione e con il papà fantasticavamo... sarà maschio o femmina... quanti anni avrà... starà bene... 


Per fortuna arriva mattino e siamo seduti di fronte a quella scrivania. Una cartellina con due fogli di poche righe parlano di te, del nostro cucciolo di 12 mesi.

Usciamo sconvolti, felicissimi e, ancora increduli, chiamiamo nonni e zii.

Etiopia arriviamooo!!!

 

La certezza che aspettavamo solo te e che nessun altro poteva essere nostro figlio l'abbiamo avuta quando ti abbiamo preso tra le braccia la prima volta... il tuo profumo, la tua testina tutta rasata e quelle manine paffute... ti vedevamo per la prima volta ma non c'erano dubbi, eri tu nostro figlio!

 

Avevi uno sguardo un po perso, chissà cosa provavi... "ma non preoccuparti amore, noi siamo qui per te, siamo la tua mamma e il tuo papà e non ti lasceremo mai".

 

Sono passati altri 40 giorni prima di poterti rivedere e questa volta non ci avrebbe separato più nessuno.

Eri bellissimo con la manina mi chiedevi sempre biscotti e non piangevi mai (a parte gli urli disperati di quando sei arrivato in albergo e la tata ti ha messo tra le mie braccia) anzi eri sempre pronto a dispensare sorrisi, borbottavi in continuazione... ancora adesso sei un chiacchierone, parli anche nel sonno!

Da quel giorno sono passati quasi due anni, due anni incredibili, stupendi, stiamo pian piano crescendo insieme, ci stai insegnando ad esser genitori.

Sei il nostro orgoglio, la nostra ragione di vita e neppure il più bel sogno che abbiamo mai fatto assomiglia alla splendida magia che stiamo vivendo con te!

bottom of page