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I nostri primi ricordi … insieme, la copertina verde, il colore della speranza, speranza che ogni coppia che intraprende il percorso adottivo ripone in ogni piccolo passo che si affronta.

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Proprio per ricordare questi momenti, per non dimenticarli con le fatiche e le gioie, è stato pensato e creato da Madeline Rodriguez questo album, che poi un album non è. Un libro dei ricordi che non contiene solo le immagini e le foto ma che passo passo segue la coppia in attesa e cresce e si sviluppa con il crescere della famiglia.

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Quando Madeline mi chiamò la prima volta non avevo ben capito quanto questo album potesse essere completo poi, appena lo aprii, sentii un brivido, un emozione, ero anche dispiaciuta di non averlo avuto quando il mio percorso adottivo iniziò.

 

Descriverlo lo rende banale, si può paragonare a gli album che si regalano ai neonati dove si registrano il peso, l’altezza il primo dentino e così via, ma Madeline lo ha reso molto di più! Ogni pagina è un pezzetto di storia, c’è spazio per tutto, i primi incontri di gruppo, lo studio di coppia, la ricerca dell’ente e poi il viaggio e l’incontro …da lì il tutto, la prima foto insieme, i primi giorni, il rientro. Un libro che non è più scritto solo da mamma e papà ma che diventa un cordone ombelicale per tutta la famiglia…

 

Il Vostro album è iniziato prima dell’Arrivo di Brandon ma non era così strutturato. E’ cresciuto insieme a voi. Com’è nata l’idea del Vostro libro dei ricordi?

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Quando siamo partiti per la Colombia, racconta Madelin, ci eravamo portati, come ci avevano suggerito, un album con le foto che rappresentavano la nostra casa, i nostri parenti, la nostra vita in Italia, Brandon lo ha fatto subito suo e lo guardava spesso curioso di conoscerci e di sapere qualcosa di più su di noi.

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Avevo 9 anni, interviene Brandon, quando ho incontrato Mamma e Papà, abbiamo avuto la grande fortuna di parlare la stessa lingua e questo ha decisamente facilitato il rafforzarsi immediato del nostro rapporto, ma quelle immagini e le loro storie mi hanno fatto subito sentire più vicino. Non vedevo l’ora di entrare a far parte anch’io di quella realtà.

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Abbiamo iniziato subito a stampare ed aggiungere a quell’album le fotografie fatta nei mesi di permanenza in Colombia, le foto fatte a partire dal giorno dell’incontro, quelle dei luoghi che avevamo visitato insieme e delle persone che avevamo conosciuto, annotavo in esso anche le nostre riflessioni per ricordarci in futuro i momenti vissuti insieme. Al nostro rientro in Italia il libro è diventate per Brandon una specie di coperta di Linus.

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Quando avete realizzato che poteva diventare un album per tutte le famiglie di cuore?

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Brandon lo sfogliava spesso e lo mostrava con orgoglio ad amici e parenti, era il suo “punto fermo” quello di cui ci avevano tanto parlato durante gli incontri con le psicologhe e gli assistenti sociali. Ricordo che in quel periodo avevamo comprato un album dei ricordi da regalare ad una nostra nipote che aveva appena dato alla luce una bambina e mi sono chiesta perché non poteva esistere un album anche per i nostri figli, affinché anch’essi potessero avere la possibilità di raccontare attraverso un libro dei ricordi, la storia di come sono arrivati a noi. Occorre dare anche a loro la possibilità di prendere coscienza della loro storia, di come sia avvenuta la loro nascita dal nostro cuore, facendoli sentire veramente “figli” desiderati ed amati. Racconta Madeline con il suo dolcissimo accento spagnolo. Oltretutto quell’album che avevamo riempito di foto, di ricordi e di tante emozioni, iniziato in Colombia, e che Brandon conserva con tanto amore, era la prova di quanto potesse essere utile ed importante per ogni bambino e per ogni famiglia adottiva.

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Come lo hai strutturato?

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Ho voluto far raccontare idealmente al bambino il percorso seguito dai suoi genitori prima del suo arrivo ed il percorso successivo insieme a lui, nonostante , nella realtà, siano poi gli stessi genitori a scriverlo.

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Nella prima parte viene infatti raccontato il percorso seguito dai genitori, fin dall’inizio, passando per le varie fasi e fino al decreto del Tribunale, nella parte successiva si passa dalla scelta dell’ente fino ad arrivare al momento tanto atteso dell’abbinamento.

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Poi è il bambino che racconta dell’incontro, momento emozionante ed indelebile nella mente di ognuno di noi, racconta delle prime esperienze insieme ai genitori e della sua nuova vita sino al momento del rientro a casa.

 

Ritengo che sia emozionante completare questo libro insieme al bambino, dice Brandon, ovviamente in base all’età, io ero già grandicello ma tutti prima o poi crescono, scrivere le proprie annotazioni, con le proprie foto ed i propri ricordi che vengono fissati attraverso l’inchiostro anche nelle nostre menti è importante!

 

Si! abbiamo lasciato appositamente degli spazi in bianco su ogni pagina, perché questo libro semplice nella sua struttura, ma volutamente curato nel contenuto, continua Madelin, è strutturato in modo tale che, in esso, ognuno possa rappresentare la sua bellissima storia anche aggiungendo e togliendo pagine grazie alla copertina appositamente fatta con un sistema a vite.

 

Come ti immagini un tuo libro in una nuova famiglia?

 

Mi emoziona sapere che ci sono ogni giorno famiglie di cuore che si trovano e si creano, il percorso adottivo è un percorso di condivisione e sapere che un mio libro possa dare anche solo un attimo di gioia mi rende immensamente grata.

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Magari, sai, un giorno i nostri figli potranno raccontare la loro storia ai loro figli sfogliando insieme l’album dei ricordi!

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“I nostri primi ricordi…insieme” Per il momento la distribuzione dell’album avviene solamente a mezzo posta, come piego libri, dal magazzino della società tipografica, pertanto è necessario farne richiesta attraverso la mail: rodriguez.traduzioni@yahoo.it, oppure telefonicamente al numero : 348 4434570, indicando il nominativo completo e l’indirizzo. Il pagamento di euro 24,50 (comprensivo del costo di invio), deve essere effettuato al seguente Iban: IT 45 R 07601 05138 248065148069, intestato sempre a Rodriguez Madeline.

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